lunedì 31 agosto 2015

Allora c'è del buono....

Oggi sono capitato per sbaglio in un blog di un astrofilo italiano ... da neofita spiegava tante cose, alcune sbagliate ma quello che mi ha colpito di più è la passione che ci mette ed i bei pensieri che ho letto. Mi sono rivisto agli inizi della mia passione. Allora c'è ancora del buono in questo mondo dell'astrofotografia ... almeno sino a che la competizione non ci porta a rovinare tutto. Quelle gelosie e ripicche mediatiche sono poi cancellate da quel buono che ho visto ... e mi è venuta voglia di scrivere un post nel mio blog.
 
Si possono automatizzare le riprese con le DSLR ? ... la risposta è si. Per qualche periodo ho usato APT e BackyardEOS, avevano una parte di automazione ma non completa. So che SequenceGeneratorPro lo fa. Bhe ora lo fa anche Voyager ... e posso dirlo con cognizione visto che oltre a realizzare l'automazione l'ho anche testata sul campo in più occasioni. Addirittura sono riuscito a portare a casa un paio di scatti completi di cui uno non affatto banale.
 
Automatizzare non è mai semplice in astrofotografia, le DSLR poi hanno tutta una serie di svantaggi in tal senso ma alla fine mi sono reso conto che si trattava di trovare i giusti parametri d'integrazione, oltre ovviamente a scrivere qualche centinaia di righe di codice.
 
Dopo aver sviluppato in Voyager i moduli opportuni in un paio di settimane, ho passato un paio di sere di giugno a mettere a punto i parametri, ho buttato le nottate astrofotograficamente parlando ma devo dire che mi da soddisfazione anche sviluppare il software e testarlo. E' sempre un lavoro d'artigiano del cielo e questa cosa mi piace molto. I parametri per una full frame non sono uno scherzo ma sono riuscito a tirarli fuori. La cosa che mi preoccupava di più era il plate solving e quindi sono partito subito con quello e ho deciso di utilizzare Pinpoint LE di Maxim ... che in teoria non dovrebbe essere utilizzato da programmi a lui esterni...ma qua i soldi sono pochi !! Bene sono arrivato ad usare il bin2 per eliminare in automatico la matrice di bayer e a restringere di molto la ROI d'acquisire, mi sono attestato sui 4/6 secondi di massima con un portatile i3 e sui 9 secondi su un Intel Atom di un vecchio Acer Aspire One. Sono poi passato al fuoco automatico .. anche li ho tribolato un po' a trovare la quadra ma poi ho sistemato anche quello.
 
Insomma con grande soddisfazione mi sono trovato in mano una reflex full frame automatizza completamente al lavoro con un piccolo Acer Aspire One sulle meraviglie del cielo estivo. Il cielo era molto bello e la presenza di un leggero venticello da nord ha pulito ben ben la foschia sino in basso e mi sono dedicato ad un soggetto veramente tosto, la Blu HorseHead ... nello scorpione. Di quelli tosti già per un CCD. In pose da 5 minuti c'era ben poco se non un bel gradiente ma come si sa l'integrazione fa miracoli ed essere nati nell'era di PixInsight facilita di molto l'estrazione del segnale.
 
La seconda sera ho portato Voyager a spasso con Massimo verso Pian dell'Alpe ma a metà montaggio sono dovuto tornare a casa ... dopo un viaggio disperato alla ricerca di un pezzo della montatura mi sono accorto che non c'era proprio il pezzo ... era rimasto in Francia. Dispiaciuto sono tornato a casa dove sull'attico ad aspettarmi c'era la fida HEQ5. Ho montato in fretta e avviato Voyager ... un tre quarti d'ora per far acclimatare l'FSQ e poi via di DSLR questa volta su M24 ... anche questo un soggetto che sembra facile ma che da far rendere poi non è affatto banale.
 
Voyager è andato alla grande ... stanco mi sono fatto un paio d'ore di sonno e nel frattempo ho testato anche il cambio di meridiano con DSLR e HEQ5 ... che dire. Soddisfazione altissima nell'usare le proprie creazioni. Rimane il rammarico per aver lasciato Massimo da solo ... anche se a 20 metri c'erano un paio di camper e con 10 minuti ero li per aiutarlo. Fossimo stati in altri posti avrei rinunciato alle foto per restare li.
 
Le due immagini elaborate, le prime due immagini di Voyager con le DSLR:

IC4592 - The Blue HorseHead Nebula

M24 Cloud
 
Voyager lo potete trovare qui se v'interessa:
http://software.starkeeper.it/

Qui trovate i video tutorial girati per l'occasione, vederli è un buon modo per conoscere anche Voyager:
http://software.starkeeper.it/index.php/video_voyager_dslr
 
Cieli sereni,
Leo

mercoledì 5 agosto 2015

Le polveri di Antares

"Complimenti l'immagine è molto naturale !!" .. "..i dettagli sono naturali ed i colori pure" .....
 
Sono quelle frasi che odio profondamente ... come si fa a dire che un'immagine astronomica, che ha subito pesantissime modifiche di segnale, è molto naturale ... ecco questa è una di quelle immagini volutamente tirata sino all'osso del collo. La continua ricerca di quel qualcosa in più a molti fa storcere il naso invece io la vedo molto positiva come cosa. Affinando tecniche sempre più incisive di estrazione del segnale con il tempo si riesce a farle rendere senza estremo senso di spudoratezza.
 
Mi piacciono le immagini con i colori vividi e contrastati ... mi piacciono le immagini contrastate in frequenza anche se con un pò di rumore, mi piacciono le immagini che tirano fuori l'anima degli oggetti e la loro violenza naturale. Odio le immagini su cui è stato fatto ciò e poi passato un denoise da record .. ecco quel denoise è peggio del rumore stesso. Pazienza poi per le nebulose ma le galassie ... meglio rumorose che con denoise !!
 
Antares si presta bene a questa soluzione, una zona di cielo incredibile che non ha eguali. E' anche una zona molto sfortunata per me, bassissima e sempre immersa nella foschia della valle. Raramente è sfruttabile. Sono anni che ci provavo !!!
 
L'esperienza mi ha insegnato a riprendere queste zone basse e critiche a fine nottata anticipandone il periodo di opposizione. A fine nottate sulle Alpi il cielo è sempre terso nei periodi primaverili ed estivi .. Ho approfittato del cambio di meridiano di Voyager per riprendere l'oggetto mentre ero a nanna ... e finalmente il fuoco automatico con il passaggio al Moonlite mi ha permesso di avere tutto in ordine. Con il robofocus era impensabile il fuoco automatico con l'FSQ.
 
Il colore l'avevo ripreso da St. Barthelemy ma il cielo è peggiore che qua a quell'altezza ... qua ho ripreso la luminanza ... dopo 3 anni .... ho faticato un po' a ritrovare l'angolazione giusta ma il plate solving mi ha aiutato. Qualche scatto e solving per allineare il tutto a qualche decimo di grado di differenza. Per il resto il setup era lo stesso.
 
Si può benissimo pensare di investire anni nelle foto ... non è una bestemmia. Se la qualità dei dati è ricercata con massima cura sono dati che restano per sviluppi futuri e magari inaspettati.
 
Il risultato finale, composto in modalità HDR, specialmente per la parte cromatica. Le sfumature che sono uscite mi hanno lasciato emozionato ... è veramente incredibile la fantasia cromatica e non solo dell'universo. Perché doverla appiattire a tutti i costi ? In nome di quale filosofia elaborativa ?

Antares Stuff
 
Cieli sereni a tutti !
Leo