giovedì 14 aprile 2016

Il migliore ...


Sentirsi i migliori è uno degli istinti più reconditi e manifesti dell’essere umano. La maggior parte di noi passa il tempo a guardare gli altri da qualche palmo più sopra convinti di essere superiori, capire di più, fare meglio le cose, essere più belli, più svegli .. insomma più tutto … Si comincia dai 20 anni dopo aver perso l’innocenza e si va in escalation.

Poi però le convinzioni cambiano e crolla la certezza di essere, si fanno i conti che non tornano e si comincia a capire che siamo tutti uguali e si capisce di aver perso tempo, risorse, sentimenti ed amicizie per inutili convinzioni. Certi paletti poi sono insormontabili .. sono come un frontale … penso ad esempio alla salute ed alle privazioni forzate.

E’ un mondo di supereroi  … confesso candidamente che io ci sono arrivato tardi, ho tolto la mia tutina con il mantello e mi sono messo a guardare le stelle. Quel senso d’immenso toglie sino all’ultima delle più deleterie convinzioni di supremazia. Quanto ci si sente piccoli difronte ad un cielo stellato ?? … quanto ci si sente impotenti ?? …. Quanto si capisce che la meraviglia non è di noi ??

Pochi gli eletti che riescono a sottrarsi a questo percorso “evo-involutivo” .. io non sono da meno e sono dispiaciuto di esserci arrivato tardi. Oggi ho avuto una discussione in cui ci si chiedeva cosa si pensa quando ci si vede allo specchio … io ho detto che sento d’aver perso tempo , tanto tempo dietro ad un cretino !!

Il mondo sarebbe un posto migliore se ogni tanto tutti ci mettessimo a guardare le stelle e meno gli specchi.

Periodo di stanca nelle riprese, purtroppo il meteo e gli impegni familiari non mi hanno lasciato molti fotoni liberi. Anche Voyager mi sta assorbendo tante risorse , è una fonte di contrasto tra soddisfazioni e delusioni. Tanto impegno e tanta conoscenza e disponibilità elargita senza la minima protezione e filtro mette alla prova la mia malandata concretezza.

Per questo motivo continuo a mettere insieme pezzi di puzzle d’astrofotografia preparati  nel tempo, l’avere lo stesso materiale da anni mi permette ancora di combinare dati cosi distanti da temere che anche le stelle siano cambiate di posizione nel frattempo.  Ero rimasto affascinato tempo fa da un documento scientifico sui ponti mareali tra galassie, dirò un’eresia dicendo che mi ricorda il viaggio verso Iscandar (non so quanti capiranno questa frase da 40enne nerd). Ho quindi unito la ripresa di M110 che avevo fatto anni fa con quella di M31 , entrambe con l’RC ed ho unito il ponte mareale tra le due galassie … come diventano piccole le distanze da queste prospettive. Il salto tra una galassia e l’altra è in pochi centimetri. Vorrei avere la capacità di vedere le difficoltà che ho con la stessa prospettiva … sarebbe tutto più umano. Mi affascinano le galassie starei a guardarle per ore. Il risultato mi ha soddisfatto molto anche se si vede la differenza di seeing tra le due immagini fuse.


M31 to M110

Poi ho ripreso un po’ di luminanza per NGC1931 .. remake di una foto fatta nelle prime esperienze con i miei RC giocattolo, mi ha sempre affascinato questo oggetto definito una piccola nebulosa di Orione. Avevo degli ottimi colori. Ci sono andato giù pesante anche con l’Ha saziando la smania di ripresa durante le nottate di luna (anche piena). Il seeing sulle Alpi si tranquillizza in Aprile .. le riprese fatte a febbraio e marzo hanno evidenziato un mediocre valore comunque accettabile, non si butta nulla. Il risultato è notevole in termini di dinamica e colore, l’HA ha apportato delle trame di fondo alquanto estetiche. La presenza di OIII nel core e nel guscio esterno ha reso evidenti notevoli sfumature di tonalità. Imprescindibile il risultato dall’applicazione della deconvoluzione sul segnale e soprattutto sulle stelle.

NGC1931 - La piccola Orione

Non sono il migliore in nulla .. sono solo un astrofotografo innamorato della sua passione .. cerco di mantenere costanza e perizia anche nel nutrire le mie fonti d’ispirazione e quella parte di bambino che ancora s’ostina a restare in me.

Cieli sereni a tutti.

Leo

1 commento:

Enrico ha detto...

Quanto ci si sente piccoli difronte ad un cielo stellato ?? … quanto ci si sente impotenti ?? ...... sara' per questo che si cerca di illuminare il piu' possibile le notti? Per non doverci confrontare con la nostra pochezza?