lunedì 11 febbraio 2013

Essere soli ....

Quando si vuole bene a qualcuno ... la cosa peggiore che possa capitare è perderlo. In questo periodo ho avuto molta paura e meno male che lassù oltre le stelle ci sia qualcuno a darci una mano altrimenti sarebbe stato tutto diverso. Mi sono spaventato tanto ed ho realizzato che si capisce solo all'ultimo cosa vuol dire non avere più certezze.
 
 
Uscita inaspettata questa di febbraio, non ci pensavo più. Poi una serie di circostanze mi hanno lasciato una serata libera. Qui ho fatto i conti con altri sentimenti...unico denominatore comune lo stare soli. Tutti salgono sul carro dei fighi ... poi però a ora di pranzo tornano tutti a casa, si fanno i fatti loro e tornano, tanto posto si trova. Morale della favola mi sono fatto un'uscita in solitaria ... peccato perchè l'astrofotografia andrebbe condivisa, è più bella in compagnia ed amicizia. Più passa tempo e più mi convinco che qua al nord la parola amicizia sia per pochi ... io trapiantato a nord con insuccesso (come mi ripeto spesso) .. questa cosa la patisco proprio.
 
 
"San Magno" è stato benevolo , arrivato con un cielo velato e privo di speranze ho montato al gelo più assoluto, un -9° inchiodato sul termometro della macchina per tutta la nottata (finchè ho resistito). All'improvviso delle folate energiche di vento mentre montavo mi hanno letteralmente spostato. L'istinto è stato di ridere poi mi sono girato e non c'era nessuno a condividere. Mi sono illuminato .. ma non d'immenso, l'animo umano è veramente strano e rischia di mandarti per traverso il tutto in un nulla. Poi mi è caduta la valigetta dei cavi ... ho cristonato lievemente e alzando lo sguardo al cielo  mi sono detto "ma che t'arrabbi ... vedi nessuno in giro...sarai mica scemo" ... il tempo di realizzare che il cielo era limpido e vedere tantissime stelle e tutto è passato. "E' andata bene ... non lamentarti" sei in credito di un bel pò.
 
Un cielo da 21.66 SQM-L mi ha fatto compagnia sino alle 2.30, con lui un cane che veniva a grattare sulla portiera quasi volesse entrare, chissà cosa lo faceva stare in giro con quel freddo mi sono chiesto ... poi una risata ... "oddio .. penseranno lo stesso di me"... l'Universo a farmi compagnia mi ha ricordato di quanto questa vita sia "cedua" ... troppe domande non vanno d'accordo con l'animo umano. A quell'ora il mio posto non era quello ... ho scaraventato tutto in macchina e me lo sono fatto bastare perchè a volte anche la più grande delle passioni deve avere tutte le condizioni a contorno.
 
Per la cronaca, soggetto della serata la Cone Nebula con il fido Taka a splendere a nuova vita a F3.6 dopo aver messo il millimetro in più che mancava dal backfocus (ricordatevi di considerare lo spessore dei filtri) .. Che spettacolo l'immagine ... è proprio vero, come diceva mio nonno, che il meglio deve ancora venire (Ligabue deve aver conosciuto mio nonno ... che lo diceva ancora in tempi non sospetti).
 
Eccola qua, dedicata a te Mamma ... hai fatto bene a restare ancora con noi !!!
 
 

Un saluto a me,
Leo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Leo, uscite astrofotografiche in condizioni climatiche così proibitive metterebbero alla prova chiunque. Io dico che ne è valsa la pena: l'immagine è bellissima, un po' meno è la tristezza che filtra dalle tue parole. Ti ringrazio di condividere la tua passione, spero proprio che la tua mamma possa restare ancora a lungo con te...

Alessandro ha detto...

La tristezza fà parte della vita, rinnegarla sarebbe poco maturo. Ti ringrazio di cuore.

Saluti,
Leo

Marco Bruno ha detto...

Bravo Leo, sempre fantastiche immagini.
Quanto alla solitudine, fa un pò parte del gioco. Bando alla tristezza, hai una famiglia meravigliosa e un hobby bellissimo, sù con lo spirito! :-)

Alessandro ha detto...

Grazie Marco ...